lunedì 15 marzo 2010

I’m so sick of wasting time


Per molto tempo lui (sì, avete letto bene) è stato la mia thinspo inconsapevole. E il mio sogno proibito, e uso questi termini per non dover cadere nell'NC-17.

Greta in questo momento si sta odiando un po'. O, quantomeno, non è proprio soddisfatta di se stessa. Un po' come quando un professore deve dire che un alunno è troppo svogliato, non si impegna abbastanza e non riesce, sebbene ne abbia le capacità.

Infatti il mio periodo delle abbuffate matte e disperatissime prosegue.
Ieri per la prima volta ho mentito (male) per non dire che ho un problema ad una mia amica. Volevo conservarla innocente e inconsapevole delle brutture dei dca. O forse volevo solo che mi sgamasse da sola.
Totale, crede che mi incontri con un gruppo di amanti del fetish domenica.
Ah sì, penso di esserci. Dipende se mi stressano per il costo del viaggio (non avrebbero tutti i torti, considerato che da mercoledì comincerò a sparpagliarmi per l'Italia...) o meno.

Insomma, sono un piccolo poco incazzata in quanto mi dico che non dovrei pensare così ossessivamente al cibo. Cioè, fino a due settimane fa non lo facevo.
Ora sì.
E comincio a non guardarmi più allo specchio e a sentirmi soffocare se mi concentro sulle vibrazioni delle cosce mentre cammino.
Chiamatemi Psycho e facciamola finita, vah...==

Non so che dirvi raga, io ci sto provando ma evidentemente non abbastanza.
Guardo la mia vita che passa e non ho voglia di fare nulla.
Non è che abbia voglia di scomparire o suicidarmi o che.
Vorrei però che per una volta fossero gli altri a sforzarsi di trovarmi.

Proseguo col post solo per non lasciare quell'ultimo periodo da Bacio Perugina a conclusione dell'intervento odierno.

Ieri sono andata a vedere Mine Vaganti. Mi è piaciuto un sacco! xD

Secondo voi quanto farei male a mia mamma se le dicesse che sua figlia non è così perfetta come è sembrata per questi anni?
Come affronto l'argomento? Entro di prepotenza in bagno mentre si fa il bidè (è il momento in cui chiacchieriamo di più) e proclamo sicura: "Houston, abbiamo un problema: sono bulimica"? Bello e ad effetto, ma non vorrei rischiare anche l'infarto.
E se poi si prende troppo male? E se poi non mi lascia più vivere?

I'm stubborn and scared, I know! ;D

Mi sento una zucca vuota che galleggia sulla corrente: ho l'ukiyo-e nel cuore.

Ieri ho comprato dei libri, in quanto avevo voglia di sentirmi intelligente. Così ora sono la felice proprietaria di una raccolta di racconti di Murakami ♥ e de "Il segreto del Bosco Vecchio" di Buzzati. L'avevo letto alle elementari e me ne ero innamorata.

Ogni tanto penso che vorrei diventare un super villain anche io. Devo solo trovare una maschera e un'abilità particolare. Dato che so di non averne però, credo che dovrò ricorrere alla mera violenza. Un po' un Joker della bassa padana. Il trucco sbavato ce l'ho già., in fin dei conti.

Ho un buco nelle scarpe da ginnastiche, di cui sono la felice proprietaria da sei mesi. Sono un po' irritata per questo, considerata la fatica per farcele stare in valigia, dopo aver accarezzato più e più volte l'idea di buttarle nel secco.
Tuttavia è un accadimento così ironico che non posso fare a meno di sorridere al pensiero.
E' un buco interno, tra l'altro, che mi sfrega sul tallone e mi fa malissimo.

Ma in fin dei conti a voi che ve ne frega? Nulla, nulla.
Voglio solo occupare tempo e annoiarvi.

No, in verità continuo a straparlare come quando sono spaventata.

Ma passando ad altro, credo che ricorrerò alla ricerca di un uomo per corrispondenza. Così, non ho più voglia di stare da sola, ma non vorrei nemmeno stressare il malcapitato coi miei problemi.
Che poi, credo che almeno uno dei candidati alla mia mano sia talmente infantile e narcisista da non poter sopportare una complessata come me.
Non che lo critichi, non mi auguro a nessuno.
Lo dice anche il Sig. Padre: "Compiango chi ti sposerà".

Secondo me molti dei miei problemi nascono dal rapporto contrastato col patre.
Ma non ho voglia di parlarne. Mi sento in colpa a farlo, si può?

Uff, adesso mi viene pure da piangere.

AAAARGGGHHH!!! Greta, ripigliati! O_O

Da piccola volevo essere una ginnasta.
Parliamoci chiaro, la ginnastica mi ripudia, sono agile come un gatto di marmo e nel mio vocabolario la parola "corsa" è classificata come bestemmia e sinonimo di "infarto".
Però amavo quegli sport femminili, come la ginnastica ritmica o il pattinaggio artistico.
Amavo i capelli lunghi e i vestitini graziosi, ma non rosa che è un colore che odio abbastanza.
Ovviamente avevo i capelli cortissimi da maschiaccio/mela e vestivo come un rifugiato polacco.
Per questo ora ho i capelli lunghi e amo i tacchi.
Vorrei sempre essere femminile, ma tante volte mi dicono solo che sono "strana".
Allora rispondo: "Rispetto a chi?", sorrido e sventolo in giro i capelli. Nel senso che li perdo, non sono molto sani...
Una volta ci rimanevo male quando mi dicevano che ero strana, o meglio... cominciavo ad avere paura, visto che me lo dicevano così spesso.
Poi ho capito che tanto la normalità non esiste, che -come dicono gli after- è addirittura immorale.

Volevo fare la scrittrice. Cioè, ogni tanto ci penso ancora.
Mi guardo attorno e vedo quanta gente ha questa brillante idea, e allora mi autoconvinco che sia solo l'espressione di un fancazzismo così desolante e desolato, ed apro la via a tutti quelli che dicono che è impossibile e bla bla bla.

"Niente è impossibile".

Manderei a cagare lo stronzo che ha profferito tale massima. Sicuramente qualcuno ricco da far schifo, nella peggiore delle ipotesi già autore della celeberrima "I soldi non fanno la felicità".

Trovo sia un'osservazione poco accurata: se fossi ricca magari sarei lo stesso infelice, ma avrei molti più modi per distrarmi e una buona fetta delle preoccupazioni moderne non mi toccherebbero neanche di striscio.
Ed ovviamente potrei spendere più soldi in palestra. O nel comprare schifezze per abbuffarmi, devo ancora decidermi.

Quanto sarà lungo questo post?

Ah, ma sono felice, ora che ci penso.

Vorrei solo che accadesse qualcosa. Cioè, non che Mister Des Tiny mi prendesse proprio sul serio e sterminasse con iniqua crudeltà chi mi circonda, facesse perdere il lavoro a chi mi mantiene, menomasse la sottoscritta o che.
Vorrei un'opportunità.

Sono fermamente convinta che, in fin dei conti, siamo noi a dovercele cercare. O creare, se riusciamo.
Ma dato che non so che tipo di opportunità voglia, non capisco bene da dove cominciare.

Sono in un'empasse.

E se fossi goliardica, avrei usato "cul de sac". Non ho saputo cosa volesse dire fino al primo anno di specialistica, ed ora invece so anche le sfumature di significato. E so pure che è il titolo di un film.

Ho iniziato a leggere "Sulla strada" e non so se proseguirò. E' molto triste vedere cosa si poteva fare con l'autostop fino a qualche decennio fa. Pensare ora di arrivare interi dopo due chilometri è quasi utopico come credere che la Contea si trovi in Nuova Zelanda.

E poi non prendiamoci per il cul (de sac): se sei una donna, fare l'autostop non è una buona idea, negli anni '40 così come nel 2010.

Che poi a me piace essere donna. Posso avere i capelli lunghi e i tacchi.

E con questo, con una perfetta chiusura ciclica da "ensou"buddhista, posso contraddirmi da sola invitandovi a guardare ancora la foto di apertura.

Non avrò mai delle gambe così.



Vaffanculo, mi han fatta male in fabbrica. E hanno perso il libretto di istruzioni. E, ovviamente, la ditta produttrice è fallita.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Oh!!!
Dopo questo lungo post in cui sei saltata di palo in frasca da un argomento all'altro, perlomeno una certezza credo di averla: non sei sparita, e quindi tiro un sospiro di sollievo!

Parlare a tua madre del problema...
Quando iniziai a soffrirne, anni fa', non ebbi alcun bisogno di farlo perche' mio padre mi sgamo', ma allora di disturbi alimentari non si conosceva ancora molto, quindi non fecero nulla per convincermi a curarmi, limitandosi, nel corso degli anni, a scrutarmi per vedere quanto fossi ingrassata o dimagrita...
Oggi pero' i tempi sono cambiati...
Vedere che al nostro stato d'animo gia' provato si aggiunge anche l'agitazione delle persone che ci vogliono bene, preoccupate per noi, potrebbe aumentare lo stress e complicare le cose...e qui nasce il desiderio che si preoccupino poco, ma d'altro canto tendiamo anche a sottovalutare la capacita' di resistenza di chi ci ha messo al mondo...e potrebbe darci invece una grossa mano ad uscirne.

Non odiarti, Greta, hai un dovere verso te stessa che e' quello di riprenderti in mano la vita...l'unico difetto che ti riconosco, per quel poco che so di te, e' la troppa sensibilita'...e' quella che rovina sempre tutto e ci ostacola nel rincorrere la vita che va avanti senza aspettarci...

La metafora del prodotto venuto male in fabbrica mi e' piaciuta, io invece la butto sempre sul religioso, e pensando anche all'omonimo film, mi viene da dire che siamo figli di un Dio minore...
Coraggio, sono con te.
Ti voglio bene!!!

CONTRA ha detto...

RISPONDI ALL EMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAIL!

Anchio con questo post faccio FIU..nn sei sparita..per lo meno non nel blog..

Bene, dato che sento che pensi di venire Domenica passa da me a vedere gli orari all'inizio del mio blog!
Riesci ad esser a MI C. alle 9:40?C'andiamo a far tutti un giro!
Fammi sapere
Un abbraccio

[aspetto tua risposta all email]

Michiamomari, e ha detto...

eccomi..! mi fischiavano le orecchie, essendo io una di quegli stronzi per cui "niente è impossibile"..! e te lo ripredico qui, senza esitazioni.
E sul tuo down down down ribadito qui.. Ma dai.. lo sapevi anche tu.. sei tornata al tuo mondo consueto dopo tutto quello che sei stata su un altro pianeta.. e ora cosa ti aspettavi? quella stronza (più di noi del niente è impossibile) di vocina tentatrice, che ci ricorda sempre quanto siamo sbagliati, e di quanto siano terrificanti il mondo e il futuro, e quanto resti insoluto il dilemma "che farò della mia vita".. quella stronza impazza più che mai, il suo scopo è di dirti: vedi, nn è cambiato niente.. credevi fosse così semplice? mavaffanculo, ma nn darle retta, è solo un rigurgito di paura, roba inutile
"Secondo voi quanto farei male a mia mamma se le dicessi che sua figlia non è così perfetta come è sembrata per questi anni?"
secondo me le faresti molto bene: le farebbe molto bene sapere che la sua figlia perfetta lo è tanto da fidarsi di lei, da chiederle aiuto..
come? si va dalla mami prima di dormire, la si abbraccia come lei ama.. come quando eri bambina.. e le si dice: mamma, ti vorrei parlare...
fallo!
"Secondo me molti dei miei problemi nascono dal rapporto contrastato col patre. Ma non ho voglia di parlarne. Mi sento in colpa a farlo, si può?"
no, non si può, e si deve parlare.
Impicciona? ultimativa? arrogante..? bè, si, siamo fatte così, sorry.
Ho alzato un po' il gomito stasera e trasgredisco alla regola aurea: "nn scrivere post né fare commenti quando sei ubriaco"
notte, vado a russare come un orco, ma prima ti abbraccio (con un grugnito)
Ma tu pensaci!

Edward_Scissorhands ha detto...

E infine anch'io con questo post tiro un bel sospirone... per poi aggiungere: "...ma è davvero finito?!?" :-D :-D

Scherzo!! Si legge veramente tutto di un fiato... Hai talento da vendere per la scrittura. Non va assolutamente sprecato! xD A questo proposito, forse a tua mamma potresti scrivere una lettera invece che spiattellarle tutto così in faccia. Magari con annesso fiorellino tra i fogli manoscritti... :-)

Ci vediamo domenica! Non vedo l'ora...

E.d

Anonimo ha detto...

Controlla la posta!!!

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