lunedì 25 gennaio 2010

言いたいこと、伝えたいこと


Ogni tanto mi piace fermarmi e fare il punto della situazione. Dire, una volta tanto, le cose come stanno, senza parlare per metafore e pensieri astratti.
Lo faccio per ricordarmi in futuro, quando magari avrò perso la chiave interpretativa di quello che avevo scritto compiacendomi del mio essere ermetica.

Stamattina, prima di uscire, mi sono messa a rileggere un blog dei "tempi duri" che avevo tenuto per qualche settimana prima della Partenza, quest'estate: era un periodo di confusione, di disgusto per me stessa, depressione e nichilismo, diciamo. Un momento in cui tornare a smettere di mangiare sembrava la soluzione migliore. E pure la più facile.

L'estate scorsa, tra agosto e settembre, pesavo 64 chili e rivolgevo parole poco lusinghiere verso me stessa. Non credo che il peso fosse realistico. Più precisamente, era influenzato dalle abbuffate frequenti e pesanti che mi vedevano disperata protagonista.
E disperata lo ero davvero. E non mi piacevo. E non trovavo un senso.
Ed ovviamente tutto ciò non aveva niente a che fare coi chili in eccesso, era un male forte che sent(iv)o dentro, una volontà di controllo che mi sfuggiva sempre di più, un'inadeguatezza a cui non sapevo come porre rimedio.

Poi mi sono allontanata. Mi sono reinventata. Per un colpo di fortuna ho trovato persone con cui confrontarmi dal vivo. Ho parlato, parlato, parlato così tanto... Perchè non volevo più vergognarmi di quello che ero. Sorridevo mesta dicendo: "Alla fine è proprio una malattia. Non è tutta colpa mia. E così come si parla di tumore e raffreddori, non vedo perchè dovrei tenermi dentro il dolore dei DCA".
Mi sono un po' tolta la maschera della ragazza perfetta, che dedica tutto il suo tempo allo studio ed è piena di buoni sentimenti per tutti. Pensavo di averla già intaccata, ma sono felice di vedere che adesso le differenze sono visibili anche a chi è fuori di me.

Non è che stia benissimo. Quasi sempre quando mangio qualche "schifezza" mi sento in colpa, anche se mi dico che non ne ho motivo.
Controllo con interesse scientifico le calorie di quello che mangio fuori (qui esiste un sito per ogni negozio, praticamente... E dato che anche i giapponesi sono abbastanza fissati, è matematico che le calorie e gli altri valori nutrizionali siano indicati con precisione quasi maniacale). Però, e mi ripeto, non baso (sempre) le mie scelte sulla quantità calorica.
Voglio solo sapere cosa mangio.

E magari volete qualche esempio.

Ecco il DA di oggi:
colazione: 1 Baumkuchen (241) + caffelatte (36)

pranzo: katsukare (1108)

cena: affettato (46) + verdura (30) + zuppa (150) + mandarini (35)

tot: 1646


O quello del giorno prima:
colazione: panino alla custard creme (175) + caffelatte (36)

pranzo: nikuman (216) + misoshiro (22) + banana (100)

spuntino: frappuccino al caffè (131)

cena: onigiri alla carne (172) + onigiri al tonno/maionese (204) + 2 mandarini (70)

tot: 1126


Mangio quello che mi va, quando mi va. Però cerco di stare sulle 1200. E quando sforo, come oggi con un katsukare che da solo apporta più di mille calorie, cerco di non restringere troppo per compensare.
Perchè il katsukare è talmente buono che non si merita il mio odio e la mia insoddisfazione.


Ora, con la mia bilancia da perdenti, dopo colazione peso sui 55 chili. Un pelo di più, quindi approssimo il mio "peso vero" a 55.

Non è solo quel numero a rendermi felice. E' sapere che... non so spiegarlo... è sapere che sto combattendo per non avere attacchi isterici se mangio qualcosa di fritto, o del cioccolato. E' sapere che mi impegno per non affogare la tristezza e l'odio verso me stessa nel cibo.
E' riuscire a non cadere nella tentazione del digiuno o nella Soluzione Finale del vomito.

Non è che abbia smesso di abbuffarmi. Ma adesso lo segno rosso su bianco sull'agenda. E quando, ad esempio, sono sotto ciclo e sento che ho una fame allucinante e tutto ciò che desidero è inzuppare biscotti nel latte o addentare soffici panini con crema di latte e fragola... bhe, di solito lo faccio.
E Amen.

7 commenti:

Edward_Scissorhands ha detto...

Forse ci vorrebbe un "viaggio in giappone" per ognuno di noi in determinati momenti della vita... Certo il tuo è capitato proprio al momento giusto, sembrerebbe! :-)
Più in generale mi sembra che tante/i qui dentro desiderino ardentemente quel fatidico time-out (o pausa di riflessione che dir si voglia), ma poi il più delle volte preferiscono evitare l'introspezione e si ributtano a capofitto in qualcosa di più o meno sensato...
Oltretutto, durante la propria vita se ne incontrano vari di questi passaggi, per cui forse è bene abituarsi all'idea che, se è pur vero che tutto scorre, il timone ce l'abbiamo sempre in mano noi.

Anonimo ha detto...

E' così che ho sconfitto la bulimia.
Smettendo di restringere un volta per tutte, e seguendo costantemente un regime alimentare tra le 1200 e le 1500 calorie.
Certo, le abbuffate non sono cessate dall'oggi al domani, pero' si sono diradate sempre piu' nel tempo fino a scomparire completamente.
Forse dovrei dire quasi completamente, considerando che dopo oltre un anno ci sono ricascata la vigilia dello scorso Natale.

Ma non la considero una ricaduta: solo uno scivolone, d'altronde quando non riesco a gestire situazioni difficili, e in quel frangente mi sentivo davvero male, non trovo altre valvole di sfogo.
Pero' se mi guardo indietro e ripenso a tutti gli scempi commessi a danno del mio povero corpicino, e oltretutto inutilmente, visto che il dimagrimento e' arrivato solo con una dieta equilibrata, oggi finalmente respiro.
Non mi ritengo guarita, perche' sono dimagrita piu' del dovuto e fatico a staccarmi da quei due numerini sulla bilancia...strumento che evito da mesi, ora che ho ripreso a mangiare senza contare le calorie, nel modo piu' normale possibile, senza privarmi di niente; ma non so come reagirei di fronte all'aumento sbattutomi in faccia senza pieta'.
Per ora sto tranquilla, dato che la cerniera dei jeans scorre liscia su e giu' come sempre...

Ho letto il tuo post e sono felice per i passi da gigante che hai fatto.
Abbuffarsi senza lasciarsi schiavizzare dai sensi di colpa per me significa che la vittoria e' sempre piu' vicina...
Un abbraccio!!!

*Pasticcina* ha detto...

Bellissimo il risultato dei 55 chili ^__^ ma soprattutto è meraviglioso l'equilibrio che hai raggiunto e non mi stuferò mai di ripeterlo!!

Sto cercando di raggiungerlo anch'io, per ora sono ferma a: "se ho voglia di mangiare qualunque cosa lo faccio e amen...ma poi salterò il pasto successivo o mangerò solo verdura/frutta"
Ammetto che non è proprio il massimo, ma meglio di prima quando mi facevo venire folli crisi di nervi, sia se resistevo alla tentazione, sia se mi lasciavo andare :P
Un passo alla volta, sono felice che i tuoi passi siano stati da gigante :))

Alice and my world ha detto...

Ciau carissima!
Quante belle foto di cibi buoni.
MMM....qui si và avanti tra alti e bassi, ma l'importante...è andare avanti.
Attendiamo che finanzino le nostre ricerche e se questo avverrà...forse forse poi qualche mese in Giappone lo passeremo pure iO e Alice.
Che bello...anche tu un'ascoltatrice del Teatro UAUAUAUAUAUA.

Comunque brava! Non sentirti troppo in colpa, a volte qualche strappo alla regola e premio gratificante ci stà!
Un abbraccio e grazie di passare da noi :).

(Mai più)Enigma ha detto...

Grazie^^

I tuoi commenti e i tuoi post mi mettono sempre di buon umore!

La verità è che mi sto privando dei piaceri della vita... tipo quel katsukare o nikuman*_*
Sono qui che sbavo sulla tastiera!!
Ma anche il frappuccino sarà buonissimo!

..io praticamente scelgo il cibo in base alle calorie.. vado sempre sul meno calorico!


Un giorno magari tornerò anch'io a mangiare un bel piatto di pasta senza sensi di colpa!

magari farebbe bene pure a me venire in Giappone=)

Un abbraccio

CONTRA ha detto...

PASSA DA ME A COMMENTARE IL DIBATTITO SUL PRO-ANA.
Vorrei un tuo commento.
Grazie
un abbraccio

GRAZIE ANCORA PER LA CIOCCOLATA;)

Ariel ha detto...

E, aggiungo, per fortuna il ciclo è solo una volta al mese! :D
Quella con i dca è una lotta continua, più volte al giorno ci si trova davanti alla *scelta* e non è possibile fare sempre quella giusta. A meno che non sia nel nostro istinto... ma se così fosse non sussisterebbe il dca, e neppure molti blog! ;) La tua presa di posizione è realista e secondo me è la migliore per affrontare i problemi, di qualsiasi natura. Perchè fare i finti tonti ottimisti o perdere il controllo deprimendosi non porta a nulla di buono. Quindi vai con il "nero su bianco" (o il rosso) che può aiutarti a mantenere una posizione di giudizio "neutrale"!
Il kabuki...! E' il tipico pennello con cui i applicano i trucchi minerali (puoi fare un salto su www.truccominerale.it per farti un'idea). Se hai pelle sensibile o impura, o se semplicemente il trucco normale te lo "senti" addosso ti consiglio di pensare al trucco minerale! ;)

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